2013  L’INTERVENTO PSICOLOGICO IN CURE PALLIATIVE Il pensiero come la pratica devono modificarsi nel passaggio dalla Medicina dell’Evidenza alla Medicina della Complessità. Il lavoro psicologico  comincia a costruirsi da un buon lavoro relazionale che l’equipe compie. È a partire dallo spazio relazionale e dall’osservazione del bisogno che ha  preso forma il pensiero e il lavoro condotto in questi anni dal Geode, che pone il ruolo dello psicologo in stretta sinergia operativa e organizzativa  con l’equipe. Un ruolo integrato nella strategia dell’organizzazione che deve trovare riscontro nei modelli organizzativi del servizio. La presa in carico globale del paziente e della famiglia impone uno sguardo capace di osservare, leggere, interpretare e  valutare i bisogni all’interno di un contesto ben più ampio rispetto a quello esclusivamente clinico sintomatologico.  Sappiamo che la Valutazione Multidimensionale è parte fondamentale del processo di presa in carico globale della  persona. Si tratta di un momento valutativo che esplora le diverse dimensioni della persona nella sua globalità. Il Gruppo Geode ha portato la psicologia in cure palliative a maturare, attraverso la pratica clinica e il continuo  approfondimento teorico, la strutturazione di un pensiero in grado di poter oggi indicare all’equipe alcune aree  fondamentali e item specifici sui quali costruire una valutazione e una osservazione del bisogno relazionale. Dal 2013 al 2015 il Geode ha avviato un progetto di Ricerca a livello Nazionale (18 Regioni coinvolte) con l’obiettivo di  costruire e unificare i criteri di osservazione della persona malata, all’interno del proprio contesto familiare. Sono stati  raccolti 254 lavori e si è approfondito un confronto e un dibattito sul lavoro relazionale dell’equipe e sulla segnalazione  del bisogno allo psicologo. Il Geode ha maturato oggi la strutturazione di un pensiero in grado di poter indicare all’equipe alcune aree fondamentali e item specifici sui quali costruire una valutazione e una osservazione del bisogno relazionale. 2014  DALLO SPAZIO RELAZIONALE ALL’INTERVENTO PSICOLOGICO Nel 2012 il Gruppo Geode ha proposto un Seminario sulla clinica dello psicologo esperto in cure palliative cui hanno partecipato 90 psicologi  provenienti da tutta Italia. Successivamente, il Gruppo Geode ha costruito un questionario sull’intervento dello Psicologo in cure palliative che è  stato inviato a livello Nazionale ai Centri di Cure Palliative. Nel Seminario del 2013 abbiamo avviato una prima riflessione cui è seguita, al  Congresso SICP 2013, la presentazione dei dati, pubblicati anche nei Quaderni della FCP, in Punto e Virgola n.8., che hanno evidenziato un modo  di lavorare, uniforme per alcune caratteristiche, che induce ad approfondire ulteriormente il lavoro relazionale e psicologico nelle cure palliative. Il Progetto di Ricerca 2014 nasce da qui e ha come obiettivo la valutazione da parte dell’equipe del bisogno relazionale e psicologico nei pazienti e nei  familiari durante i primi giorni della presa in carico del Servizio.  IL LAVORO Attraverso una Scheda-Indagine si chiede agli psicologi di riportare, insieme alla loro equipe, i criteri su cui ad oggi si basa la valutazione relazionale e la  conseguente decisione di inviare i casi allo psicologo. A ciascuno psicologo si chiederà di compilare la Scheda-Indagine per i primi 5 casi, a partire dal  momento di avvio della Ricerca.
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